
Michael Hartnett, Chief Investment Strategist di BofA (Bank of America) Merrill Lynch, ha diffuso ieri la sua analisi circa la situazione finanziaria globale che ci aspetta il prossimo anno.
Durante i primi sei mesi del 2018 i mercati toccheranno l’acme del trend rialzista. La scia positiva sarebbe la più longeva della storia e l’indice allargato arriverà a toccare quota 2.863 punti. In questo 2017 infatti la volatilità è scesa ai minimi dell’ultimo mezzo secolo, e il mercato dei bond a quelli dell’ultimo trentennio. Gli scambi hanno visto un’incredibile utilizzo di ETF, che hanno raggiunto il 70% del totale. Nonostante qualche giornata nera dovuta nella maggior parte dei casi alla difficile situazione geo-politica internazionale (ricordiamo il crollo dopo i test missilistici della Corea del Nord), si nota che le Borse hanno comunque vissuto un anno d’oro.
Nella seconda metà del 2018 invece, secondo Hartnett, ci sarà un flashcrash simile a quelli verificatisi nel 1987, 1994 e 1998. Per gli investitori quindi i “ritorni da investimento nel 2018 saranno i più alti di questa fase”. Campanelli d’allarme sui fattori che determineranno l’ipotizzato crollo sono riscontrabili già da ora: l’inflazione sta aumentando, così come i debiti aziendali, mentre le iniziative di Quantitative Easing da parte delle Banche Centrali stanno giungendo al termine.
Flashcrash Borse: come proteggere i risparmi
Dalla Merrill Lynch arriva anche qualche suggerimento per gli investitori intenzionati a difendere il proprio capitale. La visione apocalittica su citata, se si realizzerà, condurrà i mercati finanziari a perdere migliaia di dollari di capitalizzazione. Agire per tempo diventa dunque l’unica strategia possibile per tamponare gli effetti di un potenziale flashcrash che si preannuncerebbe, secondo Hartnett, brusco e repentino.
Una Caporetto internazionale che porterebbe quasi sicuramente le Banche Centrali a cercare una soluzione e invertire la tendenza ad abbandonare i QE, immettendo nuova liquidità. Una delle strategie consigliate per proteggersi è quella di puntare long sui bond USA a due anni, e tenersi invece short su quelli decennali, andando lunghi sulle opzioni put dell’indice S&P 500 (principale benchmark di Wall Street) e sulle Borse russe.
Consigliabili anche posizioni short sul mercato creditizio, soprattutto alla luce dell’inflazione e delle politiche di accomodamento monetario cui abbiamo accennato sopra.